Questa sera a Palermo , contro la Norvegia, l'Italia comincia la rincorsa ai Mondiali del 2006. Dopo il deludente esordio con l'Islanda, il ct lancia la linea verde e si affida alla coppia Miccoli-Gilardino. Totti e Cassano non ci sono, Del Piero va in panchina, i nordici sognano il colpaccio.
Che, dopo gli Europei di Portogallo, l'Italia dovesse cambiare allenatore, lo pensavano tutti. Che questo nuovo allenatore dovesse essere Lippi, l'ha pensato soprattutto Carraro. Non che le scelte abbondassero, e fosse facile trovare un tecnico contemporaneamente libero, dotato e, magari, in grado di garantire simpatia. Caratteristica, quest'ultima, che pu? anche apparire inutile, ma ? singolare che, nel momento pi? basso dell'attaccamento popolare alla nazionale, la Federazione abbia individuato l'uomo della rinascita in Marcello Lippi. Ovvero, l'allenatore pi? ?marchiato?, legato a una sola squadra: la Juventus. Allo stato attuale, Lippi non ? l'allenatore ?di tutti?. Meno di chiunque altro, sembra poter raggiungere quello che ? il suo primo obiettivo: far s? che gli italiani tornino ad amare la Nazionale. In seconda battuta, far s? che i calciatori tornino ad amarne la maglia. E le convocazioni. Prim'ancora di poter raggiungere simili traguardi, leciti e ambiziosi, Lippi dovrebbe, per molti, de-juventinizzarsi (?de-gobbizzarsi?, direbbero i viola). Non ? un mistero che, alla sua nomina, gran parte dei tifosi interisti, granata e fiorentini (ma alla lista si potrebbero aggiungere, come minimo, laziali e romanisti), abbiano pensato: io nella vita posso fare tutto, tranne tifare Lippi. Se non altro, Lippi ha dalla sua la certezza che sar? impossibile, o quasi, far peggio di Trapattoni. Il quale godeva, e gode, di una simpatia umana maggiore, e anche nelle sue ultime waterloo ha beneficiato del supporto di una nutrita schiera di difensori, per i quali la colpa era non sua, ma dei giocatori. Sopravvalutati, demotivati. Teoria condivisa, di recente, da uno dei pilastri della nazionale, Buffon (?forse noi italiani siamo sopravvalutati?). Un ?forse? che tolse Stoichckov quando, durante Euro2004, gli fu chiesto se quella manifestazione era un torneo dei poveri, perch? le grandi erano cadute. ?Dipende di quali grandi si parla?, rispose. ?Che la nazionale inglese sia grande, lo pensano solo gli inglesi, l'unica volta che hanno vinto qualcosa ? stato in casa e grazie a un gol inesistente. L'Italia? Ha vinto l'unico Europeo quasi quarant'anni fa, grazie a una monetina, e non vince niente da 22 anni. Voi la chiamate grande??. No, noi (noi) non la chiamiamo grande. E' certo sopravvalutata, demotivata. Ma anche male organizzata e ancor peggio allenata, nel caso di Trapattoni. Il quale, dall'acquasanta alla gestione del ?TottiSpotti?, come cantavano gli svedesi dopo il tacco di Ibrahimovic a Porto, ha sbagliato tutto. In Corea e in Portogallo. La sola esclusione di Gilardino evidenzia ampianente lo stato confusionale dell'ultimo Trapattoni (e i benfiquisti possono confermare). Come prima cosa, Lippi si ? portato dietro tutti gli uomini di fiducia, dal vice Pezzotti al preparatore atletico Gaudino (ma Scala, il trainer personale di Totti, rimane perch? ?gradito alla squadra?). Ha cercato, lui che per molti dovrebbe de-juventinizzarsi, di juventinizzare (ulteriormente) l'ambiente, puntando su rigore, disciplina, training autogeno. Niente procuratori in ritiro, meno tolleranza per le convocazioni saltate, pi? formalit? nei rapporti. Pi? lavoro atletico. Queste botte di allegria, che certo renderanno lieti gli Ecce Bobo e i Cassano (tutta gente su cui Lippi dice di puntare ciecamente), dovrebbero servire a cementare il gruppo. Un gruppo che esordisce stasera, contro la Norvegia, e che Lippi non poteva non ringiovanire. Il nuovo ct ha promosso in prima squadra giocatori che tutti, tranne Trapattoni, ritenevano da anni gi? pronti. Pelizzoli (da terzo a secondo portiere), Bonera, Ferrari, De Rossi. E Gilardino. A ci? si aggiungono le novit?, interessanti, di Diana, Blasi e Toni. L'esordio dell'Italippi, a Reykjavick, ? stato imbarazzante. Due a zero e a casa, tra il giubilo dei tifosi islandesi che prima della partita - alla faccia dell'amichevole - hanno fatto gridare allo speaker: ?E adesso battiamoli, questi bastardi italiani!?.
L'avversaria di stasera viene dal Nord Europa, e il Nord Europa ci odia. Il noto due a due tra Svezia e Danimarca, li ha fatti godere immensamente. Nei preliminari di Champions League contro la Juve, i tifosi del ?DG? indossavano magliette con scritto ?Ciao pizzajolo?. Chiss? perch? l'Italia risulta cos? antipatica. Forse perch? mai come adesso ? distante, calcisticamente e politicamente, dal raggiungere un livello minimo di morale. La sconfitta islandese cadde in piena Olimpiade, e serv? a far capire quanto i calciatori non meritassero, specie se paragonati a tutti gli altri sportivi, quell'amore incondizionato con cui solitamente li si culla. E giustifica. Lippi dice di volersi ispirare al Setterosa, ma non sar? facile raggiungere quell'affiatamento. Quell'umilt?. La partita di stasera - ore 20.45, Palermo - ha monopolizzato titoli e telegiornali. E' solo il primo passo verso l'avvicinamento ai Mondiali 2006, ma sembra gi? una giornata di inusitata importanza. Memorabili editoriali si interrogano sul verbo lippiano (?In Islanda ho sbagliato modulo, ? presto per il 4-3-1-2, per ora meglio il 4-4-2?) e ancor pi? memorabili titoli strillano le teoriche eresie profferte da Miccoli, reo di aver detto ci? che tutti pensano: ?La Juve mi ha scaricato perch? Del Piero non lo pu? vendere?. Quel Del Piero che, come una condanna dall'alto, tocca ancora vedere in azzurro. Senza merito, da almeno sei anni. Straordinario il suo rendimento, perlomeno nella portata dei danni arrecati. Quando la Nazionale si ? giocata tutto, lui ha sempre sbagliato tutto. Impossibile che proprio Lippi lo escludesse dalla Nazionale, triste che questo ragazzo venga continuamente esposto al pubblico ludibrio. Nessuno, ormai, gli toglier? l'etichetta del ?raccomandato?, del ?protetto? permaloso che quando pu? allontana i concorrenti indesiderati e, quando non pu?, si lamenta perch? la Juventus non lo ha avvertito che comprava Ibrahimovic.
Stasera Del Piero partir? dalla panchina, ma solo perch? ha male a un polpaccio. Altrimenti ci sarebbe. E ci saranno (in panchina pure loro, ma ? gi? abbastanza) anche due difensori di consolidato valore. Legrottaglie, che ha smesso di giocare da due anni. E Materazzi, che a giocare non ha mai iniziato, ma che in compenso di randellare non ha mai smesso. Anche in amichevole. Mancheranno Cannavaro, Ecce Bobo, Cassano e Totti (rientrer? mercoled? dalla squalifica salivare). Non ci sar? neanche Panucci, uno dei pochi a salvarsi in Portogallo. La sua assenza, considerati gli scontri personali avuti in passato con Lippi, dimostra che il tecnico viareggino non ? molto cambiato da quello che indusse la Rai ad allontanare Agroppi e sped? in panchina Baggio per far posto a Nello Russo. Il capitano sar? Nesta. Con Hareide in panchina, la Norvegia non ha mai perso, ma non vince pi? da maggio. Flo ha dato l'addio alla nazionale, Soskjaer ? infortunato, Carew fuori squadra perch? non in forma. Il faro ? Frode Johnsen, le punte sono i macchinosi e lungagnoni Rushfeldt e Arst. Squadra discreta, esperta, atleticamente pi? avanti di noi. La prima scusa che tireranno fuori Paris e Varriale, se qualcosa andr? storto.
Andrea Scanzi.
Le repliche a questo messaggio sono qui sotto
maxultrasbs
01:57pm, Sat 04, Sep
Riflessione Nazionale.
Del Piero a casa !
La nazionale e' una vergogna !
E vorrebbero ridurre la A x questa pagliacciata ?
L' unica consolazione e' che agli ultimi mondiali vinti io ero sugli spalti... eheheh !
Purtroppo anche in Francia e in Olanda... Ma fa niente !
Meglio una A a 20 col Brescia che dare spazio a questa NAZIONALE che ha paura della NORVEGIA ...